martedì 17 giugno 2014

Gelosia portami via

Il post che pubblicherò oggi non è mio ma di un mio carissimo amico +almax84 . Lui l'ha buttato giù per fare un semplice esperimento. A mio parere è venuto fuori qualcosa di poetico e di super azzeccato per i tempi che stiamo vivendo. Tempi in cui troppo spesso, ascoltando il tg, sentiamo di notizie dedicate nuovamente a qualche uomo (se così è lecito ancora chiamarlo) che non ha saputo accettare ed affrontare il rifiuto di una donna o l'abbandono da parte di quest'ultima. Uomini che non sono uomini e che, in barba al loro cosiddetto "sesso forte", trasformano il loro dolore in odio e cancellano la vita delle donne che, se invece amassero veramente, le lascerebbero andare. Ma l'articolo del mio amico non credo si voglia rivolgere solo a queste situazioni. La gelosia è la protagonista delle sue righe e credo si possa tranquillamente dedicare a tutte quelle persone che, con questo sentimento, soffocano gli altri e li rendono schiavi di terribili ossessioni. Buona lettura e buone riflessioni.
Gelosia portami via 

L'ultimo giorno dell'umanità, 
un uomo e una donna chiusero le tende 
e non curandosi più dell'aldilà 
riuscirono ad amarsi più teneramente. 
(Mannarino) 
 
C’è una certa saggezza intrinseca nei detti popolari, di una profondità da rimanerci fessi se solo uno si 
fermasse per qualche momento a pensarci. C’è un perverso gioco di dolore intrinseco nell'amore, al punto 
tale da pensare che senza quel gioco, l’amore non esista. Ma, come tante leggende metropolitane, questa 
affermazione è tanto vera quanto quella di affermare che attorno alla terra, in orbita geostazionaria, vi sia 
una tazzina di thé zuccherato a prendere il sole. Fisicamente possibile,certo, e mi si potrebbe dire, 
aggiungendo ‘prova a dimostrare il contrario?’ 
 Ma in questo giochetto,però, la responsabilità di dimostrare che la tazzina di thé abbia veramente preso 
residenza a 42168 km di altezza, a raffreddarsi un po’, non sta in chi vuole negare questa affermazione, ma 
in chi ci crede veramente. 
Come l’amore, guarda un po’. Sarebbe veramente assurdo che se io dovessi dire ti amo a qualcuno, la 
responsabilità di dimostrare che io la amo ricadesse sulle spalle di lei. N’evvero? 
La differenza risiede nella stessa differenza che c’è tra dolore e sofferenza. Il dolore ti blocca, ti impedisce di 
muoverti, di fare qualche passo in avanti, e ti allontana. La sofferenza è la prima reazione, ma bisogna avere 
il coraggio di superare sé stessi, e dire, no… non voglio sentirti lontana. 
Non può esistere amore senza sofferenza. Ma può esistere amore senza dolore. 
Per comprendere bene le cose però, è necessario estremizzarle, arrivare ai limiti, con i piedi sull'abisso, e il 
terrore di cadere. 
Si può scegliere? 
Gelosia portami via. Se in questa galassia dovesse per puro caso esistere qualcuno che di arte ne mastica 
più di me, gli vorrei chiedere di mostrarmi un quadro dove due amanti si guardano. Chiedo quindi agli 
operatori dietro le quinte, di includere un’eventuale simile immagine. 
 Allo stesso modo gli chiederei di mostrarmi un quadro dove due amanti si guardano,ma in gelosia. 
Supponiamo, per puro caso, che lo sguardo di gelosia risieda negli occhi di lui. Rabbia, odio, violenza. E’ 
tutto li, presente allo stesso momento, in quel luogo, in quel secondo, in quella mente. Un bel pacco regalo 
di emozioni inviato con un biglietto di saluti da parte della dolce amata. 
C’è una bella canzone dei The Killers- Mr. Brightside che dice 
Jealousy, turning saints into the sea 
Swimming through sick lullabies 
Perché è proprio quello l’effetto che fa. La gelosia ha il potere di trasformare i santi in demoni e buttarli nel 
mare, e allo stesso momento sentire le onde di dolci canzoni che ti accompagnano tra malinconia, odio, 
rabbia e un avvelenamento generale che ti fa paradossalmente sentire vivo! Diamine! 
 
In tutto questo marasma di emozioni, è persino contemplata la possibilità che egli pensi 
E poi ci sei tu. 
E ti voglio baciare talmente tanto 
Che sarei disposto a tagliarmi via la testa e lanciarla verso le tue labbra 
E sarebbe nei tuoi diritti 
Di schiacciarla via a terra. 
Ma così ridefinirei il significato di ‘hard core’ 
Dato che sarei li, buttato sulla punta dei tuoi piedi 
Perché solo Dio sa quanto sto provando 
A trovare il modo di rotolare verso di loro. 
E forse questo è un po’ esagerato 
Forse è un po’ inquietante. 
Ti ho detto che mi piaci? 
E se ti conoscessi meglio di quanto ti conosco 
Allora saprei che il modo giusto non è quello di essere inquietante. 
E allora come la vedi così: voglio baciarti come un ingorgo stradale 
Voglio muovermi lentamente 
Voglio fermarmi e partire come se sapessi che almeno sto venendo verso di te 
(Shane Koyczan- Stop Signs) 
 
Ma la rabbia, odio, e violenza gli impedirebbero di prenderla e di urlare tu sei mia! 
La frase più romantica che ho sentito, sul 146, è stata ‘mortacci tua quanto te amo!’. Forse, anche questa 
andrebbe bene. 
Dietro la botta del furore, in realtà, questo è quello che si nasconde. Questo è quello che sempre si 
nasconde. 
Basterebbe allora arrendersi all'evidenza e dire ‘ti prego, rimani qui, rimani con me’. E travolgerla come una 
valanga travolgerebbe una casetta di legno che dovesse trovarsi sul suo percorso. 
L’orgoglio del ‘io sono più importante’, del ‘come si permette’, gli impedirebbero di essere consapevole di 
tutto questo. Penserebbe solo a sé stesso, e a quanto quel qualcosa gli dovesse dar fastidio. Quindi la 
gelosia ti prende, e ti porta via. Esattamente, ti prende e ti porta via. Da lei. 
Non permettere mai all'amore per sé stessi di dimenticare l’amore per l’altro. 
 
L’amare è un dolce cullarsi nell'oceano di gioie e sofferenze. Ma si tenga lontano il dolore, perché quello, vi 
allontanerà. 
 
 

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