domenica 8 marzo 2015

Oriana, una donna

Non scrivo da tanto. Torno a farlo oggi. Potrebbe essere solo un caso che oggi sia l'8 marzo, oppure potrebbe non esserlo. Da molto tempo sento il bisogno, la stringente necessità di riversare nella parola scritta i miei sentimenti, le mie frustrazioni, le mie gioie e i miei dolori. Non sto attraversando un bel periodo. Certo, ne ho passati di peggiori, E sono sicura che anche stavolta ne uscirò fuori vincitrice e più forte di prima. Non starò ad annoiare nessuno parlando dei miei fatti personali. Ma vorrei parlare, in questo giorno dedicato alla donne, di una di esse che, durante questo periodo un pò buio per me, mi ha aiutato e tuttora mi aiuta a continuare a credere a me stessa, a rispettarmi, ad amarmi, a non arrendermi mai. 
Oriana Fallaci è scomparsa da quasi dieci anni. Una figura che mi ha sempre affascinato ma a cui, stranamente, non ho mai dedicato del tempo per cercare di conoscerla meglio. Non so se è stato un caso il fatto dell'aver deciso di avvicinarmi a lei in un momento simile. In un momento in cui mi sono dimenticata di me stessa, dei miei sogni, delle mie passioni. Certo, l'ho fatto per qualcosa, o meglio, per qualcuno di veramente importante. Ma non si sa come, ad un certo punto, mi sono ritrovata a sentirmi nuda, spoglia di ogni mia caratteristica peculiare, di ogni mio personalissimo sogno o ambizione. Completamente assorbita da un'idea. Neanche da una persona ma dall'idea di questa persona. 
Bé a un certo punto ho reagito. Ho capito che bisognava rivedere le mie priorità. Non so spiegare il motivo per cui mi sento così grata nei confronti di Oriana. So solo che, grazie anche lei, ho aggiustato il tiro e intravedo di nuovo il bello e il buono di me stessa, riuscendo, di riflesso, ad intravedere il meglio anche degli altri. Era una donna coraggiosa, forte e amante della vita. Credo fermamente che tutte le donne abbiano queste qualità, ma per cultura, per religione, per mentalità, molte di noi non se ne rendano neanche conto o, come me, se ne dimentichino. Bé lei non se ne è mai dimenticata. Lei, con la sua vita, ha celebrato la femminilità, ha fatto capire al mondo che una donna può fare tutto. Può affrontare tutto. Può sopportare tutto. Non era una femminista. Amava gli uomini. Ma di più amava se stessa. E in questa epoca di femminicidi, di discriminazioni, di violenza fisica e psicologica noi donne non dovremmo mai dimenticarci di amare noi stesse. Prima di tutto. Rispettiamoci, amiamoci. Non abbandoniamo i nostri sogni e le nostre passioni. Coltiviamole, condividiamole e facciamole grandi. Tutte le donne del mondo dovrebbero avere la consapevolezza che l'essere "donna" è un dono e che questo dono sta proprio nella diversità che ci contraddistingue rispetto all'uomo. Ma questa diversità non deve mai diventare una condizione discriminante. 
Termino questo articolo con una frase di Oriana, una di quelle che mi ha più colpito:


Auguri donne, splendide e sfolgoranti creature.



1 commento:

  1. Hey girls! How about talk about American Latin women? We suffer a lot of prejudice from the European guys who thinks that our countries just have prostitutes. We want respect, equality. Stop the misogyny! Stop the xenophobia!
    *If you know portuguese, please read my blog: minacontamina.blogspot.com.br

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